Enrico Caruso

10 canzoni

'A Vucchella è un brano celebre del repertorio della canzone napoletana, interpretato e inciso originariamente da Enrico Caruso nel 1919. Canzone scritta dal poeta Gabriele D'Annunzio e dal compositore Francesco Paolo Tosti nel 1907, pare sia nata da una sfida amichevole in cui fu coinvolto lo stesso D'Annunzio: siamo nel 1892 al caffè Gambrinus di Napoli, quando il poeta Ferdinando Russo insinuò che il collega di Pescara non fosse in grado di comporre versi in dialetto napoletano. Questo è il risultato!

'O Sole Mio è un brano celeberrimo tratto dal repertorio della Canzone napoletana e inciso dalle voci più belle in esso specializzate, tra le quali spicca quella del grandissimo Enrico Caruso. La versione del tenore napoletano rimane ancora oggi la più celebre, seguita a ruota da quella di Luciano Pavarotti. Musica e parole risalgono al 1898 e portano la firma di Giovanni Capurro e Eduardo Di Capua; la melodia sembra trarre ispirazione da un'alba sul Mar Nero quando Di Capua si trovava ad Odessa.

Addio Mia Bella Napoli, il cui titolo ufficiale è \"Addio a Napoli\", è un brano tratto dal repertorio della Canzone napoletana e interpretato in origine da Enrico Caruso che la incise nel 1919. Musica e parole risalgono al 1869 e portano la firma di Teodoro Cottrau, che aveva già riscosso un successo mondiale con la celebre Santa Lucia vent'anni prima. Questa canzone racconta il triste saluto di un napoletano, che sulla nave dice addio alla splendida città partenopea.

Core 'Ngrato è un brano del bellissimo repertorio della cosiddetta \"canzone napoletana\", interpretato dalle voci più belle della storia... tra cui spicca quella di Enrico Caruso, tra i primi tenori a cimentarsi nelle registrazioni di dischi. Canzone scritta nel 1911 da Riccardo Cordiferro per il testo e da Salvatore Cardillo per la musica, racconta di un amore non corrisposto da parte di una certa Caterina che cerca di spiegare all'innamorato il perché della fine della loro relazione.

Fenesta Ca Lucive è un brano del repertorio popolare napoletano, interpretato dalle migliori voci della storia della musica italiana tra le quali spicca quella di Enrico Caruso che la incide nel 1913. Canzone che risale al 1842 quando Vincenzo Bellini e Giulio Genoino traggono ispirazione da un canto popolare tramandato oralmente che, secondo alcune fonti, risalirebbe al periodo di Masaniello: i primi anni del Seicento. Grazie all'editore Guglielmo Cottrao diventa un grande classico della \"Canzone napoletana\".

Santa Lucia è un brano celebre appartenente al repertorio popolare napoletano, che nelle sue prime versioni vede come protagonista indiscusso il grande Enrico Caruso che lo incide nel 1916. Canzone scritta da Teodoro Cottrau nel 1849 si presenta in stile di Barcarola, composizione nata dai canti dei vecchi barcaioli con un tempo lento e terzinato. Il testo è dedicato al celebre rione del porto di Napoli \"Santa Lucia\" e, grazie alla versione del grande tenore partenopeo, il brano fa il giro del mondo.

Torna a Surriento è un bellissimo e conosciutissimo brano del repertorio tradizionale napoletano, interpretato dai grandi cantanti della musica lirica e leggera... tra i quali il più grande è sicuramente Enrico Caruso. Canzone scritta nel 1894 da Ernesto De Curtis sul testo del fratello Giambattista, fu incisa per la prima volta dal tenore Mario Massa. Il testo ci porta dritti nella Sorrento di fine Ottocento, già allora località marinara molto rinomata, con i suoi colori mozzafiato del mare.

Tu Ca Nun Chiagne è un brano della tradizonale \"Canzone napoletana\", oggetto di molte e importanti interpretazioni tra le quali regna quella di Enrico Caruso del 1919. Canzone scritta nel 1915 da Libero Bovio ed Ernesto De Curtis, comincia a fare i suoi primi passi nelle orecchie dei napoletani in concomitanza all'entrata in guerra dell'Italia. Il testo racconta la delusione di un innamorato non corrisposto, che ogni sera è sotto la finestra dell'amata senza alcun risultato... resta solo il panorama, la Luna e il Vesuvio.

Una Furtiva Lacrima è una nota aria d'opera tratta da \"L'elisir d'amore\", interpretata anche dal grande Enrico Caruso che la incise nel 1904. L'elisir d'amore è un'opera lirica in due atti, scritta da Gaetano Donizetti nel 1832 sul libretto del genovese Filippo Romani ed è ambientata nei Paesi Bassi del Settecento. La famosa aria è cantata dal personaggio Nemorino, innamorato di Adina, che vede scendere una lacrima dal suo volto... segno che il sentimento è ricambiato!

Vieni sul Mar è un brano interpretato e inciso dal grande Enrico Caruso, pubblicato come singolo in 78 giri nel 1911. Brano che fa parte delle pietre miliari della Canzone italiana, mette in scena una romantica storia d'amore tra una donna e il suo marinaio dove il mare tiene distanti i due innamorati in un misto di dolore, nostalgia e desiderio. È uno dei cavalli di battaglia del tenore napoletano, il quale ha sempre saputo intepretare con maestria e trasporto emozionale questo repertorio.