Maria nella Bottega del Falegname è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album La buona novella pubblicato nel 1970. Quarto lavoro in studio per il cantautore genovese, nasce dalla lettura di alcuni vangeki apocrifi, in particolare il Protovangelo di Giacomo e il Vangelo arabo dell'infanzia. La canzone apre il lato B e racconta la triste vicenda dell'incontro di Maria con un falegname che, per un’atroce legge del contrappasso, sta costruendo la croce per il proprio figlio!
Nancy è un brano inciso da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Volume 8 pubblicato nel 1975. Come si evince dal titolo, si tratta del suo ottavo lavoro in studio, disco che l'artista genovese realizza in collaborazione con un (al tempo) giovane ventiquattrenne di nome Francesco De Gregori. Questa canzone, però, non è frutto di tale collaborazione bensì del riadattamento di Seems So Long Ago, Nancy, pezzo scritto dal collega canadese Leonard Cohen nel 1969. Racconta la storia di una prostituta.
Nella Mia Ora di Libertà è un brano scritto e interpretato dal grandissimo Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Storia di un impiegato pubblicato nel 1973. Sesto lavoro in studio per il cantautore genovese, è il quarto concept-album della sua carriera nonchè il secondo scritto con la collaborazione alle musica a agli arrangiamenti di Nicola Piovani. Il disco racconta la storia di un giovane impiegato convinto a mettere una bomba in parlamento. La canzone è il brano di chiusura dell'album dove il protagonista, in carcere, capisce che il cambiamento si ottiene con l'unione degli intenti e della collettività.
Oceano è un brano scritto e interpretato dal grandissimo Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Volume 8 pubblicato nel 1975. Come si evince dal titolo, è l'ottavo lavoro in studio per il cantautore genovese. Lavoro scritto a quattro mani, insieme a Francesco De Gregori, segna un cambio di stile, abbandonando definitivamente le ballate pseudo rinascimentali verso un cantautorato più moderno. La canzone è il secondo brano del disco ed è stata scritta come risposta ad alcune strane domande che gli sottoponeva il figlio Cristiano.
Ottocento è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Le nuvole pubblicato nel 1990. Dodicesimo lavoro in studio per il cantautore di Genova, è il disco che conferma la preziosa collaborazione con l'amico Mauro Pagani, iniziata negli anni '80. La canzone è il brano d'apertura del disco, che fa seguito all'introduzione recitata di \"Le nuvole\"; un simpatico valzer viennese che critica in maniera ironica il sistema capitalista odierno, iniziato appunto nell'Ottocento.
Per i Tuoi Larghi Occhi è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Nuvole barocche pubblicato nel 1969. Si tratta del secondo lavoro in studio per il cantautore di Pegli, un LP che contiene i 45 giri incisi in precedenza per la sua prima casa discografica, La Karim, fondata anche da suo padre Giuseppe. La canzone è il brano di chiusura del lato A e risale al 1966; nel titolo Fabrizio prende spunto dal poeta francese Charles Baudelaire, mettendo in scena un amore non corrisposto.
Preghiera in Gennaio è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè contenuto nell'album Vol. 1°, suo disco d'esordio, pubblicato nel 1967. Canzone che uscì anche come singolo in 45 giri, alla cui composizione musicale collaborò il suo concittadino Gianpiero Reverberi, è dedicata a Luigi Tenco, morto suicida durante il Festival di Sanremo '67 e amico di Fabrizio. Il testo prende spunto da \"Prière pour aller au paradis avec les ânes\", poesia scritta dal francese Francis Jammes ad inizio Novecento.
Princesa è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Anime Salve pubblicato nel 1996. Tredicesimo ed ultimo disco del cantautore genovese, è scritto a quattro mani con Ivano Fossati ed ha come tema portante la Solitudine sia come imposizione che come scelta. La canzone è la traccia d'apertura dell'album e vede come protagonista un transessuale che sceglie di cambiare vita e corpo.
Quello Che Non Ho è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andre contenuto nell'album L'Indiano pubblicato nel 1981. Decimo lavoro discografico del grande cantautore genovese, in realtà sulla copertina il titolo non è presente, c'è solo l'immagine di un pellerossa a cavallo, da qui il titolo che oggi conosciamo. La canzone, scritta insieme a Massimo Bubola, è una ballata blues che rompe con il passato stilistico di Faber, una vera rivoluzione.
Questi Posti Davanti al Mare è un brano scritto e interpretato da Ivano Fossati, contenuto nell'album La pianta del tè pubblicato nel 1988. Decima fatica discografica per il cantautore genovese, segna la sua definitiva svolta cantautorale maturando un sound eterogeneo ed eclettico, oltre ad uno stile più ricercato e maturo. La canzone vede Fossati in un trio d'eccezione, insieme a due giganti della musica leggera italiana: Fabrizio De Andrè e Francesco De Gregori. Un pezzo che ha fatto letteratura!
Rimini è un brano scritto e interpretato dal grandissimo ed indimenticabile Fabrizio De Andrè, contenuto nell'omonimo album pubblicato nel 1978. Dopo la collaborazione con Francesco De Gregori, il cantautore genovese si affida al giovane Massimo Bubola, per il suo nono lavoro in studio. La canzone racconta l'amore di una ragazza, Teresa, vissuto in estate nella riviera romagnola. Questo amore porta a qualcosa di inaspettato, dove Faber tratta il tema dell'aborto in maniera eccezionalmente poetica.
Sally è una canzone del cantautore italiano Fabrizio De Andrè, pubblicata nel 1978 nell'album Rimini, che racconta la storia di una prostituta di nome Sally e della sua solitudine nella vita. Il brano è caratterizzato da un ritmo lento e malinconico, con una melodia semplice ma intensa per cui la voce di De André, profonda e vibrante, contribuisce a creare un'atmosfera intima e struggente.
Se Ti Tagliassero a Pezzetti è un brano scritto e interpretato dal grande Fabrizio De Andrè contenuto nell'album che inizialmente era anonimo ma che, prendendo spunto dalla copertina, venne chiamato da tutti L'indiano, pubblicato nel 1981. Decimo lavoro in studio per il cantautore genovese, continua la collaborazione con Massimo Bubola. La canzone è insieme un inno all'amore e alla libertà.
Si Chiamava Gesù è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Vol. 1º pubblicato nel 1967. Si tratta del primo LP di inediti per il cantautore genovese, disco che già dimostra le sue chiare intenzioni di stravolgere il mondo della canzone italiana grazie al suo interesse innato per gli ultimi e i reietti della società. La canzone è scritta insieme a Vittorio Centanaro ed è il lato B del primo singolo estratto; un Gesù raccontato in chiave laica che ritroveremo nel 1970 con il suo capolavoro La buona novella.
Sidun è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè contenuto nell'album Creuza de mà pubblicato nel 1984. Scritto con la collaborazione di Mauro Pagani, è in lingua genovese come l'intero disco. Canzone molto particolare, accompagnata quasi esclusivamente dal Bouzouki e un coro finale, parla della guerra in Libano e della conquista militare di Sidone. Descrive un'immagine drammatica: un padre che piange l'improvvisa morte del figlio rimasto schiacciato da un carrarmato, metafora di una città distrutta dalla guerra.
Smisurata Preghiera è una canzone del cantautore italiano Fabrizio De Andrè, pubblicata nel 1996 nell'album Anime salve. Il testo, scritto dallo stesso De André insieme a Ivano Fossati, è una sorta di preghiera laica ad un'entità divina... nel tentativo di porre attenzione alle tante ingiustizie del mondo. Il sound, che fonde le sonorità pop agli strumenti etnici, è un esempio della capacità di De André di creare atmosfere suggestive e coinvolgenti attraverso le sue canzoni.
S'i' Fosse Foco è un brano scritto e inciso da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Volume 3º pubblicato nel 1968. Terzo lavoro in studio per cantautore genovese, viene realizzato all'indomani del suo primo concept album Tutti morimmo a stento e raccoglie alcuni pezzi già registrati in precedenza. La canzone, quarta traccia del lato A, mette in musica il noto sonetto omonimo composto da Cecco Angiolieri nel Duecento; ricalca in pieno l'ideale di De André nella lotta contro il potere costituito.
Tre Madri è un brano scritto e interpertato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album La buona novella pubblicato nel 1970. Quarta fatica discografica per il cantautore genovese, è interamente dedicata alla figura di Maria e Gesù visti in chiave laica, le cui storie prendono spunto dai Vangeli apocrifi. La canzone racconta l'arrivo sul Golgota delle madri dei tre condannati a morte; una per una, raccontano il proprio dolore e la propria rassegnazione. Un capolavoro!
Un Blasfemo è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andre contenuto nell'album Non al denaro, non all'amore ne al cielo pubblicato nel 1971. Quinto lavoro in studio per il grande cantautore genovese, si ispira alla celebre \"Antologia di Spoon River\" scritta da Edgar Lee Masters nel 1915 e tradotta in Italiano da Fernanda Pivano nel 1943. La canzone, scritta come le altre in collaborazione con Nicola Piovani, parla di un uomo che accusa pubblicamente Dio di aver ingannato l'umanità, per questo viene condannato per blasfemia, ammazzato di botte da due guardie bigotte.
Un Chimico è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Non al denaro non all'amore né al cielo pubblicato nel 1971. Reduce dal capolavoro La buona novella dell'anno precedente, il cantautore decide di realizzare il suo sesto disco prendendo spunto dall'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters... creando un'altro capolavoro! La canzone, come le altre, è scritta insieme a Nicola Piovani e racconta la vita bizzarra di un chimico che non ha mai voluto farsi una famiglia.
Un Malato di Cuore è un brano scritto e interpretato dal grandissimo Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Non al denaro, non all'amore ne al cielo pubblicato nel 1971. Quinto lavoro in studio per il cantautore genovese, è liberamente tratto dall'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters del 1915. Disco scritto con la collaborazione alle musiche di Nicola Piovani, racconta alcuni personaggi di un cimitero. Questa canzone parla di un malato di cuore che muore perchè innamorandosi di una ragazza la bacia sulla bocca e non regge dall'emozione. Un capolavoro.
Un Matto è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè contenuto nell'album Non al denaro, non all'amore ne al cielo pubblicato nel 1971. Il disco è un concept album dove le canzoni son tratte dall'antologia di Spoon river di Edgar Lee Masters. La canzone, scritta con la collaborazione di Nicola Piovani, racconta il primo personaggio del disco, un matto. Questo signore, tanta era la voglia di farsi ben volere dal villaggio, si imparò a memoria tutta l'enciclopedia britannica!
Un Medico è un brano scritto e inciso da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Non al denaro non all'amore né al cielo pubblicato nel 1971. Quinto disco di inediti per il cantautore nato alle porte di Genova, prende spunto da \"L'Antologia di Spoon River\" scritta da Edgar Lee Masters trasformandolo in un capolavoro con l'aiuto musicale di Nicola Piovani. La canzone racconta le vicende di un dottore che, per fare un po' di soldi, si inventa una specie di \"Elisir di lunga vita\"... finendo in miseria!
Un Ottico è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Non al denaro, non all'amore, né al cielo pubblicato nel 1971. Quinto lavoro in studio per il cantautore di Pegli, prende spunto dalla celebre \"Antologia di Spoon River\" scritta nel 1915 da Edgar Lee Masters e tradotta in italiano da Fernanda Pivano nel 1943. La canzone vede come protagonista uno stravagante ottico che cerca di progettare \"occhiali allucinogeni\"... Buon divertimento!
Una Storia Sbagliata è un brano scritto e interpretato dal grande Fabrizio De Andrè pubblicato come singolo in 45 giri nel 1980. Canzone scritta con la collaborazione del cantautore Massimo Bubola, con il quale Fabrizio aveva realizzato l'album precedente Rimini. Il testo, commissionato dalla Rai per delle trasmissioni, è dedicato alla tragica scomparsa di Pier Paolo Pasolini. Musicalmente è una ballata pop/folk in 6/8, ottima per essere suonata con la chitarra.
Valzer per un Amore è un brano interpretato da Fabrizio De Andrè contenuto nell'album Nuvole Barocche pubblicato nel 1969. Canzone legata ad un aneddoto personale del cantautore genovese: durante il parto il padre mise il Valzer Campestre, tratto dalla Suite Siciliana di Marinuzzi, per tentare di tranquillizare la madre durante il travaglio. Fabrizio prese spunto da questo evento e rielaborò il brano a proprio gusto... ed ecco il risultato.
Verdi Pascoli è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album eponimo ribattezzato poi L'indiano pubblicato nel 1981. Decima fatica discografica per il cantautore genovese, nasce dopo la brutta avventura del suo rapimento quando era in villeggiatura in Sardegna insieme alla compagna Dori Ghezzi. La canzone, come le altre, è scritta insieme ad un esordiente Massimo Bubola e chiude l'intero album; si tratta di un simpatico reggae dedicato alla sua seconda terra, la Sardegna, paragonata a quella dei nativi americani.
Verranno a Chiederti del Nostro Amore è un brano celebre scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album Storia di un impiegato pubblicato nel 1973. Sesto lavoro in studio per il cantautore genovese, si tratta di un concept album che racconta la storia di un \"trentenne disperato\" pronto a preparare un attentato in Parlamento. La canzone è una specie di vademecum che il povero bombarolo dà alla sua amata quando la stampa e i media vorranno intrufolarsi nella loro vita privata.
La Via del Campo cantata da Fabrizio De Andrè è un'antichissima strada lastricata del centro storico di Genova. Il cantautore ne descrisse a suo tempo l'aspetto più peccaminoso (1967, in quegli anni era luogo di contrabbando e prostituzione) proprio perchè lo stesso Faber era solito frequentarla per far visita al negozio di dischi Gianni Tassio, tutt'oggi in attività ed adibito a museo in ricordo delle visite di De Andrè.
Via della Croce è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De Andrè, contenuto nell'album La buona novella pubblicato nel 1970. Quarto lavoro in studio per l'artista di Genova, è interamente dedicato alla vita di Gesù e di sua madre Maria dando però alle vicende un taglio decisamente laico e umano. La canzone è il secondo brano del lato B e, come suggerisce il titolo, è il racconto minuto per minuto del tragico percorso di Gesù verso il Golgota; ogni strofa è un quadro spietato e realistico della società con le sue varie sfaccettature.
Via della Povertà è una canzone del 1974 di Fabrizio de Andrè, inclusa nell'album Canzoni. Il brano parla della vita di un uomo che vive in povertà nella città, esprimendo la solitudine, la disperazione e la speranza di una vita migliore. La melodia è costruita su accordi di chitarra acustica, con un'orchestrazione minimalista e un arrangiamento semplice e coinvolgente. Il brano è una cover nonché la traduzione di \"Desolation Row\" di Bob Dylan, diventata un successo e un classico della musica italiana.
Volta La Carta è la seconda traccia dell'album Rimini, inciso da Fabrizio De Andrè nel 1978. Scritta in collaborazione con Massimo Bubola, in essa sono contenute moltissime citazioni a filastrocche e credenze paesane: da \"Madamadorè\" ad \"Angiolina Bell'Angiolina\" (su cui è costruito il ritornello).
 Duménega è un brano scritto e interpretato da Fabrizio De André, contenuto nell'album Creuza de mä pubblicato nel 1984. Undicesima fatica discografica per il grande cantautore genovese, è un bellissimo omaggio alla sua città ed alla sua lingua facendo una sorta di viaggio omerico ricco di incontri e personaggi. La canzone è la terza traccia del lato B ed è scritta insieme a Mauro Pagani; racconta in maniera ironica la tragica passeggiata domenicale delle prostitute genovesi tra le offese di un popolino bigotto e represso.
Pagina 2 di 2 - Mostrando 61-94 di 94 canzoni