King Crimson

5 canzoni

21st Century Schizoid Man è un brano composto e inciso dai King Crimson, contenuto nell'album In the Court of the Crimson King pubblicato nel 1969. Primo lavoro in studio per la band di Londra, è considerato dalla critica specializzata come il disco più influente per la diffusione del rock progressive che avrebbe imperversato negli anni a venire. La canzone è il brano d'apertura del lato A; un pezzo tra i più rappresentativi del loro repertorio dove si mescolano elementi di jazz, blues e rock.

Epitaph è un brano composto e inciso dai King Crimson, contenuto nell'album In the Court of the Crimson King pubblicato nel 1969. Disco d'esordio per la band britannica, è considerato da pubblico e critica specializzata tra i più influenti del cosiddetto rock progressive perché fu tra i primi a mescolare, in maniera geniale, rock, jazz e musica classica. La canzone è il brano di chiusura del lato A ed è caratterizzata nell'arrangiamento dall'uso del Mellotron; il testo mette in evidenza il pericolo di una futura guerra nucleare.

In the Wake of Poseidon è un brano composto e inciso dai King Crimson, contenuto nell'album omonimo pubblicato nel 1970. Secondo disco di inediti per la band nata a Londra, vede già un'importante rivoluzione al suo interno: erano usciti di scena Greg Lake, Mike Giles e Ian McDonald, seppur continuando a collaborare come musicisti esterni. La canzone, la title track, è il brano di chiusura del lato A; uno dei momenti più alti del cosiddetto rock progressivo. Buon lavoro!

Indiscipline è un brano composto e inciso dai King Crimson, contenuto nell'album Discipline pubblicato nel 1981. Ottavo disco di inediti per la band nata a Londra, è il frutto della reunion appena avvenuta dopo ben sette anni di lontananza... con un rinnovato sound \"new wave\" che inizialmente sconcertò i fans storici! La canzone porta la firma al testo del frontman Adrian Belew ed è il brano di chiusura del lato A; un mix tra il passato progressive ed il futuro sperimentale.

Starless è un brano composto e inciso dai King Crimson, contenuto nell'album Red pubblicato nel 1974. Settimo disco di inediti per la band londinese, è il primo senza la presenza in formazione del violinista David Cross il quale era stato licenziato dopo una lunga tournée nel 1973 in giro per gli Stati Uniti. La canzone è il brano di chiusura dell'album e già veniva suonata dal vivo (porta infatti, tra le altre, la firma dello stesso Cross); pezzo dalla struttura bipartita, passa da una forma \"canzone\" ad una strumentale prog.