Nilla Pizzi

5 canzoni

Casetta in Canadà è un noto brano interpretato da Nilla Pizzi e pubblicato come singolo in 45 giri nel 1957. Canzone scritta nello stesso anno da Mario Panzeri e Vittorio Moscheroni, fu presentata al Festival di Sanremo da ben cinque interpreti diversi: Gino Latilla, Carla Boni, il Duo Fasano, Gloria Christian e il quartetto “Poker di voci”. Classificatasi quarta alla kermesse canora, divenne fin da subito un grande successo nazionale; la versione di Nilla è sicuramente una tra le più apprezzate a conosciute.

Grazie dei Fior è un brano interpretato da Nilla Pizzi pubblicato come singolo in 78 giri nel 1951. Canzone scritta da Mario Panzeri e Gian Carlo Testoni per il testo, su musica di Saverio Seracini. Fu presentata alla prima edizione del Festival di Sanremo del '51 aggiudicandosi la vittoria. Una canzone che è anche un pezzo di storia italiana, che getta le basi della nascente \"forma canzone\" e del futuro pop.

Il Tango delle Capinere è un brano della canzone tradizionale italiana per il quale, tra le tante versioni, spicca l'incisione di Nilla Pizzi pubblicata come singolo in 45 giri nel 1959. Canzone dalla premiata coppia Cesare Andrea Bixio-Bixio Cherubini nel 1928, fu incisa in origine lo stesso anno da Aurelio Cimato, in arte Gabrè. La versione della mitica cantante emiliana, Nilla, riporta in auge il brano nonostante il tema velato della prostituzione.

Papaveri e Papere è un brano composto da Mario Panzeri ed interpretato da Nilla Pizzi. Piazzatosi secondo al Festival di Sanremo del 1951, divenne un successo planetario, tradotto in ben quaranta lingue e reinterpretato da tanti artisti di fama internazionale. Il testo, apparentemente sempliciotto, racchiude in realtà un significato prettamente politico, riferendosi allo strapotere della classe politica (i \"papaveri alti alti\", principalmente indirizzato ad Amintore Fanfani, l'esponente della DC del tempo) in contrapposizione alle masse.

Vola Colomba è un brano interpretato e portato al successo da Nilla Pizzi pubblicato come singolo in 78 giri nel 1952. Canzone scritta da Bixio Cherubini e Carlo Concina, partecipa al Festival di Sanremo'52 (seconda edizione del concorso) aggiudicandosi la vittoria. Con altri brani riuscirà a riempire il podio con il secondo e terzo posto contemporaneamente. Il testo parla di un tema attuale in quegli anni, il ritorno di Trieste all'Italia con una trama amorosa e sofferta. Un pezzo di storia italiana.