Talking Heads

7 canzoni

Burning Down the House è un brano scritto e inciso dai Talking Heads, contenuto nell'album Speaking in Tongues pubblicato nel 1983. Quinto lavoro in studio per la band statunitense, è uno dei loro dischi di maggior successo commerciale. La canzone, a detta della bassista Tina Weymouth, nacque da una jam session mentre il testo è stato scritto dopo, prima con suoni poi con parole che pian piano si adattavano alla musica. Uno dei loro cavalli di battaglia!

Once in a Lifetime è un brano composto e inciso dai Talking Heads, contenuto nell'album Remain in Light pubblicato nel 1981. Quarto lavoro in studio per la band di New York, è contraddistinto da una ricerca musicale che mette insieme la poliritmia delle percussioni africane, il funk e la musica elettronica. La canzone ha un testo esistenzialista che parla della crisi di mezza età, dove al cosiddetto \"giro di boa\" svaniscono i sogni e le speranze della beata gioventù.

Psycho Killer è la canzone simbolo dei Talking Heads, composta dai membri del gruppo stesso ed incisa nel 1977 nel loro album d'esordio Talking Heads: 77. È riapparsa poi in versione live nel loro album del 1982 intitolato The Name Of This Band Is Talking Heads, poi due anni dopo in occasione del film dedicato alla carriera del gruppo, Stop Making Sense. Le compilation che includono Psycho Killer sono Sand In The Vaseline: Popular Favorites (1992) e The Best Of Talking Heads (2004). L'importanza che la canzone ha acquisito nel tempo è percepibile considerando il numero ed il calibro dei numerosissimi artisti che l'hanno reinterpretata, dai Velvet Revolver alla The Ukulele Orchestra of Great Britain che l'ha eseguita alla Royal Albert Hall di Londra. Uno dei punti di forza della canzone è indubbiamente la memorabile linea di basso annoverata oggi tra le più azzeccate del rock & roll. Il testo è in inglese ma con una parte (il bridge) in francese e descrive un assassino che commette il suo crimine.

Stay Up Late è un brano inciso dai Talking Heads, contenuto nell'album Little Creatures pubblicato nel 1985. Sesto disco di inediti per la band di New York, riscuote ottimi consensi da parte della critica specializzata tanto da essere eletto come il \"Miglior album dell'anno\" dalla rivista The Village Voice. La canzone, che come le altre porta la firma del leader David Byrne, è un pezzo dall'impianto armonico ricercato, di stampo rock, sorretto dagli accordi del pianoforte.

Take Me to the River è un brano inciso dai Talking Heads, contenuto nell'album More Songs About Buildings and Food pubblicato nel 1978. Secondo lavoro in studio per la band di New York, è contraddistinto dalla commistione di molteplici stili musicali: si spazia dal funk al reggae passando per il punk e il country. La canzone è una cover e risale al 1974, quando fu scritta e interpretata dall'artista soul Al Green per il suo album Al Green Explores Your Mind.

This Must Be the Place è un brano scritto e inciso dai Talking Heads, contenuto nell'album Speaking in Tongues pubblicato nel 1983. Quinto lavoro in studio per la band di New York, riscuote ottimo successo commerciale. La canzone è scritta da David Byrne per il testo, mentre la musica è opera dell'intero gruppo. Uno dei loro pezzi più conosciuti ed apprezzati, dal sound tipicamente anni '80.

Wild Wild Life è un brano composto e inciso dai Talking Heads, pubblicato come singolo nel 1986. Canzone che fa parte della colonna sonora del film \"True Stories\", diretto da David Byrne sempre nel 1986. Il noto regista di origine scozzese è anche l'autore sia del testo che della musica, per un pezzo dal tipico sound new-wave targato anni '80. Una hit di quegli anni.