Black Velvet Band è un brano inciso dai Dubliners, contenuto nell'album A Drop of the Hard Stuff pubblicato nel 1967. Quarto disco di inediti per la band irlandese, è composto da pezzi inediti ed alcuni riadattamenti di brani del repertorio tradizionale celtico-irlandese. La canzone fa parte di questo sconfinato repertorio e racconta la storia dei deportati irlandesi nelle carceri australiane; il protagonista è un apprendista che, inconsapevolmente, diventa complice di un furto e finisce, insieme ad una donna, in un carcere in Tasmania!
Finnegan's Wake è un brano tratto dal repertorio folk irlandese, reinterpretata dai The Dubliners che la inseriscono nel loro album live omonimo pubblicato nel 1966. Si tratta della registrazione dei concerti tenuti al Gate Theatre di Dublino il 26 e il 27 aprile dello stesso anno, a soli quattro anni dalla loro formazione. La canzone è il brano d'apertura del disco e risale al 1864. Racconta la bizzarra vicenda di un muratore che, morendo in un incidente sul lavoro, resuscita il giorno dopo!
Hand Me Down My Bible è un brano interpretato e inciso da Luke Kelly, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1971 e che l'artista irlandese realizza insieme alla sua storica band, The Dubliners, all'epoca formata ormai da sette anni e con già all'attivo ben dieci album. Musica e parole portano la firma di Bill Martin e Phil Coulter, regalando la possibilità ai Dubliners di raggiungere la top ten della classifica irlandese. Buon divertimento chitarristi!
Kelly the Boy from Killan è un brano del repertorio folk irlandese, inciso dai massimi esperti di questo genere musicale, The Dubliners, per il loro album More of the Hard Stuff pubblicato nel 1967. Secondo lavoro in studio per la band di Dublino, ha come filo conduttore l'attitudine al bere alcolici radicato nella cultura irlandese. La canzone è il brano di chiusura del lato A ed è dedicata alla figura di John Kelly, eroe nella rivoluzione irlandese del 1798.
Molly Malone è un brano reinterpretato e inciso dal gruppo folk The Dubliners, divenuto negli anni uno dei loro cavalli di battaglia. Canzone dall'origine incerta, pare che risalga alla seconda metà dell'Ottocento in Scozia e dedicata ad una pescivendola morta assai giovane a causa di una brutta febbre mal curata. Nonostante sua di autore ignoto, il pezzo diventa assai noto ed apprezzato in tutta l'Irlanda tanto da diventare l'Inno non ufficiale della città di Dublino.
Raglan Road è un brano del repertorio folk anglosassone, reinterpretato dai Dubliners la cui versione è contenuta nell'album Hometown! pubblicato nel 1972. Si tratta del quinto disco live nella carriera della band di Dublino, registrato durante i concerti tenutisi al National Stadium della capitale irlandese. La canzone è un grande classico della tradizione \"Irish\" e nasce da una poesia di Patrick Kavanagh; la protagonista del testo è una via del quartiere centrale di Dublino \"Ballsbridge\".
Rocky Road to Dublin è un brano reinterpretato e inciso dai Dubliners, contenuto nell'album The Dubliners with Luke Kelly pubblicato nel 1964. Disco d'esordio per la band irlandese, venne realizzato in presa diretta (forse addirittura registrato durante un concerto in un pub) due anni prima dall'uscita. La canzone, come molte dell'album, è un brano della tradizione popolare da loro riarrangiato; apre il lato B ed è a tempo di Giga, antico ballo rinascimentale.
Seven Drunken Nights è un brano del repertorio popolare irlandese, interpretato da The Dubliners la cui versione è contenuta nell'album A Drop of the Hard Stuff pubblicato nel 1967. Quarto lavoro in studio per la band di Dublino, è dedicato interamente a pezzi folk della loro tradizione secolare. La canzone nasce sulle basi di una storica ballata scozzese intitolata Our Goodman; ogni strofa rappresenta una notte in cui il marito, ubriaco, scopre del tradimento della moglie.
Song for Ireland è un brano inciso dai The Dubliners, contenuto nell'album Prodigal Sons pubblicato nel 1983. Si tratta di un disco che la band irlandese realizza con la speciale collaborazione del violoncellista Nigel Warren-Green, andando a fare coppia con il violino di John Sheahan. La canzone porta la firma del cantautore folk inglese Phil Colclough e di sua moglie June: musica e parole prendono spunto da un loro viaggio nella penisola di Dingle, a sud della Gran Bretagna.
The Auld Triangle è un brano reinterpretato e inciso dai The Dubliners, contenuto nell'album More of the Hard Stuff pubblicato nel 1967. Quinta fatica discografica per la band irlandese, è il continuo del precedente A Drop of the Hard Stuff uscito nello stesso anno e dedicato al repertorio folk della loro terra. La canzone è la quinta traccia del lato A e nasceva nel 1952 probabilmente dalla penna del poeta attivista irlandese Brendan Behan; infatti, nel 1954, compare nella sua opera teatrale \"Quare Fellow\".
The Fields of Athenry è un grande classico del repertorio popolare irlandese, reinterpretato dai The Dubliners nelle loro esibizioni live. Canzone che risale al 1979, quando nasceva dalla penna del cantautore di Dublino Pete St John (all'anagrafe Peter Mooney), racconta una storia ambientata a metà Ottocento durante la cosiddetta \"Carestia irlandese\". Il protagonista è un uomo che, non sapendo come sfamare la propria famiglia, ruba il grano di un alto funzionario inglese; viene quindi condannato ai lavori forzati in Australia.
The Night Visiting Song è un brano tradizionale del repertorio folk irlandese, reinterpretato dai The Dubliners la cui versione è contenuta nell'album Double Dubliners pubblicato nel 1972. Nono lavoro in studio per la band di Dublino, è uno degli ultimi dischi con la formazione originaria al completo. La canzone è il brano di chiusura del lato B ed è cantata da Luke Kelly, all'anagrafe Lúcás Ó Ceallaigh, e sarebbe divenuta cavallo di battaglia anche nella sua carriera solista.
The Town I Loved So Well è un brano composto e inciso da The Dubliners, contenuto nell'album Plain and Simple pubblicato nel 1973. Dodicesimo lavoro in studio per la band irlandese, viene realizzato in un periodo pieno di impegni anche solistici per i suoi componenti: uno su tutti è la parte di Erode che viene interpretato del fondatore Luke Kelly in Jesus Christ Superstar! La canzone porta la firma di un grande amico di Kelly, il cantautore Phil Coulter, e fu uno dei suoi cavalli di battaglia anche dopo l'esperienza con i Dubliners.
Working Man è un brano interpretato e inciso dai The Dubliners, contenuto nell'album Further Along pubblicato nel 1996. Questo disco per la band irlandese segna l'abbandono del veterano Ronnie Drew, il quale dopo una militanza di ben cinquanta anni lascia il posto al cantautore (rigorosamente di Dublino) Paddy Reilly. La canzone è la traccia di chiusura dell'album ed è scritta dalla canadese Rita MacNeil; degna di nota è l'introduzione con il Didgeridoo, che funge da bordone a tutto il pezzo.